Missione umanitaria 2017

Il racconto dei momenti più toccanti del viaggio umanitario ed è un pò come essere fra di loro. Grazie a tutti per queste emozioni.

Ecco appena rientrato dal Burkina Faso il primo gruppo, composto da Gina, Rita, Giovanna, Maria, Alfredo, Milco e Giovanni.

YAKO

La prima settimana è passata a Yako, insieme ai bimbi dell’orfanotrofio. Il grande scatolone di 70 coloratissimi pannolini lavabili è stato accolto dalle nourrices con grande gioia: subito indossati dai 30 bambini più piccoli, permettono infatti di mantenere l’orfanotrofio in condizioni igieniche accettabili.

I 13 bambini più grandicelli invece superano ormai i 3 anni e per loro c’erano carta e matite in quantità con cui giocare insieme ogni giorno fino a tarda sera. Naturalmente abbiamo organizzato una piccola festicciola (la “festa ufficiale” con farina riso e altro in dono alle nourrices come ringraziamento per il loro lavoro sarà fatta dal secondo gruppo).

I bambini più piccoli non si ricordavano di noi (qualcuno non ci aveva mai visto!) e piangevano impauriti davanti all’ “uomo bianco”, ma appena hanno capito che stavamo distribuendo qualcosa di buono – pop corn, pizza fritta e al forno e anche un dolce, subito insegnato alle nourrices – hanno allungato le manine senza più timore…. Non è mancato un impegno nel centro medico Taab Yinga (“solidarietà” in moré) accanto al nostro nuovo amico dottor Fidel Nanema, ginecologo illuminato che ha organizzato una grandissima “3 giorni” per la prevenzione gratuita del cancro all’utero.

Nel solo primo giorno, con l’aiuto anche di Giovanna, la nostra ostetrica, sono state visitate dalla mattina a mezzanotte ben 450 donne!!! Senza colposcopio – strumento mancante nel paese – si è potuti comunque procedere con una metodologia con non conoscevamo ma che secondo le nostre dottoresse si è rivelata poi veloce economica ed estremamente attendibile!

Il sabato mattina la Première Dame del paese, M.me Sika Kaboré, moglie dell’attuale Presidente, è stata madrina della cerimonia con la quale si è voluto pubblicizzare l’evento a livello nazionale. Rita ha avuto l’onore di accogliere la première dame, di stringerle la mano e di consegnarle l’attrezzatura medica che abbiamo donato al dottor Fidel. Alfredo si è unito al gruppo di giornalisti e cameramen che hanno seguito la cerimonia (spesso sgomitando per farsi strada!!!) sotto un sole implacabile…. temendo un’insolazione, lo abbiamo convinto a coprirsi il capo con l’unica cosa che avevamo sottomano…. chissà che avranno pensato la Première Dame e tutto l’entourage…..

RAGUEGMA

A Raguegma (dove abbiamo fatto un pozzo) e a Lilbouré (sotto il grande baobab) abbiamo invece conosciuto le donne che desiderano costituirsi in cooperativa per avviare un allevamento di polli e del piccolo commercio. Ad entrambi i gruppi abbiamo promesso il nostro sostegno economico tramite microcredito. OUAGADOUGOU Rientrati a Ouagadougou abbiamo incontrato il secondo gruppo, appena arrivato dall’Italia: Jessica, Gabriella, Assunta, Antonella, Florita, Floriana, Sergio, Marcello. Insieme abbiamo pranzato al RAU, ristorantino di strada da noi finanziato, anche con Bruna e Sama, terminando con una riunione fiume a Garage Italia.

KOUBRI’

La mattina dopo già eravamo a Koubrì ad incontrare le donne della cooperativa, che ci hanno accolto con canti e balli, ringraziandoci per il pozzo e per la collaborazione che stiamo avviando. Il re di Koubrì ha messo poi a disposizione il suo piccolo centro medico dove nei giorni seguenti sono stati visitati dalle nostre 4 dottoresse centinaia di donne e bambini, alcuni dei quali trasportati in ospedale a Ouagadougou per essere curati. Ovviamente sono state visitate anche le cooperative da noi finanziate con il microcredito, Dassasgo (tessuti) e Yagma (piccolo commercio); come sempre quest’ultima ci ha accolto con danze e canti tradizionali. Visita anche alle suore del St. Camille, come ogni anno, e al cantiere di Ziniaré, dove Paola de La Goccia sta ultimando un nuovo orfanotrofio- scuola. Il venerdì mattina, mentre il primo gruppo ripartiva per l’Italia, il secondo gruppo si trasferiva a Yako.